COMUNICATO STAMPA
3. RALLY RONDE DI POMARANCE: PRECISAZIONI DEL COMITATO ORGANIZZATORE
A seguito di alcune esternazioni di disappunto e di forte critica da parte di concorrenti e/o squadra riguardo dell’evento e della sua gestione, si rende necessario diffondere alcune note che possano portare chiarezza.
Montecatini Terme (Pistoia), 03 dicembre 2010
A seguito di alcune esternazioni fatte per via verbale ed in forma scritta mediante comunicati stampa, PROMOGIP, organizzatore del 3. Rally Ronde di Pomarance, sente l’esigenza di far sentire la propria voce e la propria opinione al riguardo.
In modo particolare, per quanto segue, si fa riferimento a quanto scritto nell’immediato “post-gara” dalla squadra Rally Point, a voce del proprio titolare, Signor Armando Colombini.
L’intervento, per PROMOGIP, viene dal presidente del Comitato Organizzatore, Signor Riccardo Heinen:
“Rimango stupito dalle affermazioni del Sig.Colombini; dopo oltre trent’anni di esperienze organizzative, consapevole che l’evoluzione delle cose non permette certo di adagiarsi sugli allori e che mai si finisce di imparare, parimenti consapevole che i consigli (quando tali si rivelano senza travalicare nell’insulto) sono sempre da apprezzare, vado a motivare tale stupore:
-Il parco assistenza viene allestito sulla base delle segnalazioni che il team o il concorrente riporta all’atto dell’iscrizione sull’apposito modulo; nessuno di loro ha trascritto quanto richiesto; il Signor Colombini si è “affrettato” in data 25 novembre (giovedì) a trasmettere fax quando la stesura dei posti assegnati era di fatto già stata effettuata, costringendo il personale addetto a rivoluzionare (e non poco) le postazioni designate. Per completezza c’è da notare che molti team si sono comportati nello stesso modo provocando le stesse rimostranze del Signor Colombini.
-Verifiche, croce e delizia: dette operazioni si svolgono secondo orari e turni dettati dal regolamento particolare di gara (del quale moltissimi ne ignorano i contenuti se non addirittura l’esistenza): la quasi totalità dei concorrenti “se ne frega” e verifica in orari diversi, provocando file e ritardi. Per “venire incontro” a dette giustificate lamentele d’ora in poi applicheremo il regolamento alla lettera sanzionando pecuniariamente i fallaci; il giorno dopo riceveremo le lamentele dei sanzionati.
-Quanto alle classifiche sottolineamo per l’ennesima volta che l’incombenza ricade sulla Federazione Italiana Cronometristi che, come dice la definizione, è una Federazione
a sè; l’Organizzatore deve obbligatoriamente richiedere il servizio alla sezione provinciale competente (o “incompetente” a seconda dei punti di vista) quindi il Signor Colombini ha sbagliato indirizzo. Non ho mai visto negli ultimi trent’anni una lettera di tale tenore rivolta alla su citata Federazione.
-Circa la rimozione di auto ferme in prova, ricordo che far muovere un carro attrezzi in presenza di tornanti o sede stradale stretta richiede spesso tempi lunghi con la conseguenza di ritardare ,se non annullare, la prova. Nelle Ronde detti tempi sono piuttosto serrati e annullare una prova comporta le lamentele dei Concorrenti; in pratica ne accontenti due ne scontenti cento.
-Quanto all’abolizione della polizza “danni tra concorrenti” è una mancanza non certo imputabile alla categoria degli Organizzatori; comprendo le giuste perplessità, ma anche in questo caso l’indirizzo è sbagliato. D’altronde la soluzione è lunga e difficile da reperire considerando che sarebbe comunque molto onerosa per chi corre.
-Ho lasciato da ultimo il concetto di “stupidità”, di “buonsenso”, di “si sta stufando” e di “esame di coscienza” in quanto il Signor Colombini mi ha “stufato” quando invia le schede di iscrizione dei suoi Clienti solo via fax (non a caso uno di questi è rimasto fuori a Pomarance) senza raccomandata e senza relativa tassa”
Queste – si spera – chiare parole non vogliono creare ulteriori dissapori, PROMOGIP vuole con esse mettere fine all’argomento. Si auspica che possano servire per guardare avanti in una sorta di unità di intenti, visto che tutti coloro che partecipano attivamente all’automobilismo hanno il dovere perlomeno morale di far crescere la disciplina in tutte le sue forme ed espressioni. Guardare più allo sport ed alla sua bellezza e meno ad un orizzonte grigio oppure nero.
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