Vittoria di Mannoni-Castiglioni alla 4° Rally Elba Ronde

COMUNICATO STAMPA

4° RALLYE ELBA RONDE: VITTORIA DI MANNONI-CASTIGLIONI (PEUGEOT 206 WRC)

Successo “casalingo” con il pilota di Campo nell’Elba che ha guidato con autorità la nutrita pattuglia di interpreti locali. Ai posti d’onore Anselmi (Peugeot 206 WRC) ed il savonese Villa (Abarth Grande Punto S2000). Prestazione sopra le righe anche per l’altro locale Bettini, ai piedi del podio, mentre in gruppo N la vittoria è stata per l’esperto Gori (Mitsubishi).
La gara si è corsa con un forte ricordo per Claudio Caselli, il pilota elbano recentemente scomparso.

Porto Azzurro (Livorno), 17 ottobre 2010 –

Prima vittoria assoluta in carriera per Maurizio Mannoni, conquistata oggi sotto la bandiera a scacchi della quarta edizione del Rallye Elba Ronde. Alla guida di una Peugeot 206 WRC del team lombardo GMA ed affiancato dall’esperto Davide Castiglioni, il pilota di Campo nell’Elba è il quarto diverso vincitore di questa gara, quest’anno proposta con una nuova prova speciale. Si è corso infatti sulla “Due Colli”, che ha percorso parte della “piesse” “del Monumento” e parte del “Colle Reciso”, percorsi da tempo nella storia mondiale della specialità.

Mannoni ha preso il comando della gara dalla seconda Prova Speciale delle quattro disputate (con lo scarto del peggiore risultato siglato), riuscendo ad avere ragione di coriacei avversari, tutti dotati di vetture assai performanti. Una prima prova, ieri sera, passata a “sentire” la vettura e le sensazioni che gli trasmetteva, poi l’attacco deciso ed infine il freddo controllo delle incursioni altrui: ecco il ruolino di marcia di Mannoni, che sulle strade amiche e davanti al pubblico delle grandi occasioni, ha conquistato un alloro decisamente significativo.

Significativo in quanto ha pure meritato la vittoria del “Memorial Claudio Caselli”, dedicato allo sfortunato pilota elbano, il faro dell’attività rallistica isolana, prematuramente scomparso di recente. Il Trofeo era riservato a chi avesse vinto l’ultima prova speciale e lui lo ha fatto proprio pensando di fare una dedica forte all’amico scomparso.

Le vicende della gara sono state caratterizzate soprattutto dalle prestazioni dei piloti elbani (in ben ventisei al via), i veri, grandi protagonisti dell’evento. Ne è la conferma anche la seconda piazza assoluta, andata ad un altro valido driver locale, Alberto Anselmi, anche lui alla guida di una 206 WRC, praticamente gemella a quella del vincitore, sulla quale è salito per la prima volta. Una gara grintosa, quella del pilota di Marciana Marina, che non correva – come pure Mannoni – dalla precedente edizione di questa Ronde, andata in scena a marzo 2009. Anselmi a sua volta ha dovuto dar fondo a tutta la propria voglia di emergere nella gara di casa, per avere ragione di Manuel Villa, al via con una Grande Punto Abarth S2000. Il pilota savonese, vice-Campione 2009 tra le due ruote motrici nella serie internazionale IRC, dopo aver vinto di forza la prima prova speciale di ieri sera, nelle successive ha dovuto cedere alla superiorità delle vetture World Rally Car degli altri due, ma resta la firma di una prestazione sopra le righe, con la vittoria del Trofeo Paolo Simoni.

Ai piedi del podio un altro valido ed acclamatissimo locale, Francesco Bettini, primo anche delle vetture a due ruote motrici con una Renault New Clio R3 della Power Car Team. Una gara notevole, quella di Bettini, che ha sempre corso ai vertici, nel bel mezzo di una sfida assai qualificata, mentre la quinta posizione è andata all’ultimo tuffo ai fratelli David e Daniel Giacomelli hanno terminato sesti assoluti con una prestazione anche in questo caso assai interessante considerando che, pur essendo locali, non corrono con assiduità. Con la loro Renault New Clio R3 (che guidavano per la prima volta) sono sempre riusciti a gravitare a ridosso delle posizioni da podio, firmando riscontri cronometrici di alto valore.

Un altro elbano, Andrea Volpi, con una Renault Clio S1600 che guidava per la seconda volta, è stato tra i grandi attori della scena di casa. Dopo un avvio fulmineo nelle posizioni di vertice, ha poi sofferto problemi meccanici che non hanno fatto andare oltre la quinta posizione finale, primo anche delle Super 1600. Un finale da cardiopalma, quello di Volpi, afflitto da problemi al cambio dalla terza prova, difficoltà a cui ha ovviato stringendo i denti sino alla bandiera a scacchi.

Dietro a loro, settima, l’accoppiata livornese Baldini-Agostinelli, tornati alla guida della Peugeot 207 S2000 dopo oltre un anno di pausa. Per loro una prestazione regolare, con la quale hanno cercato di trovare il feeling ottimale con la macchina francese del Power Car Team.

Ottavo e primo di gruppo N il pistoiese Alessandro Gori, con una Mitsubishi Lancer EVO IX. Dopo il brivido della prima prova di ieri sera dove è stato rallentato dal concorrente che lo precedeva che aveva rotto il motore (con perdita di molto olio sulla sede stradale), Gori ha poi corso con lucidità mettendo insieme una prestazione d alto livello, come suo solito.

La top ten assoluta è completata dalla inossidabile Renault Clio Williams dei livornesi Mannini-Lazzerini, pure loro visti in forma smagliante su un percorso comunque molto selettivo, e dallo svizzero Max Beltrami, alla sua prima uscita con la Citroen Xsara WRC. Il gentleman transalpino ha cercato soprattutto di capire la vettura senza cercare rischi che potessero compromettere il lavoro di messa a punto.

Di alto livello anche le gare di Restano (Renault Clio RS-secondo di gruppo N) e delle vetture del Gruppo R da 1600 cc., nel dettaglio la Citroen C2 di Stefano Sinibaldi e la Renault Twingo Gordini di Gabriele Tognozzi. Una sfida accesa, quella di loro due, che li ha portati a ridosso dei dieci dell’assoluta con il successo in classe andato poi a Sinibaldi (prima gara per lui con la vettura), mentre Tognozzi ha cercato soprattutto di testare la vettura per conto della squadra che gliela ha fornita, senza comunque lesinare agonismo.

Tra coloro che avevano movimentato la prima parte di gara è mancato l’altro ligure De Micheli (Peugeot 306 Maxi), fermatosi dopo una “toccata” dura nel corso della seconda prova, con la quale hanno danneggiato irrimediabilmente il ponte posteriore e vanificato una sino ad allora esaltante quarta posizione nella generale all’esordio con la macchina.

Successo elbano anche tra le vetture storiche: hanno vinto Galullo-Calandriello, con una Lancia Fulvia HF.

IL RICORDO DI CLAUDIO CASELLI
Il Rallye Elba Ronde numero quattro, come già accennato, è stato il primo momento in cui il mondo dei rally darà un forte e significativo tributo a Claudio Caselli. E’ stato deciso di non assegnare il numero 18 nell’elenco iscritti di questa e di tutte le gare che si correranno in futuro sull’isola. Era infatti quello, il numero di gara che il compianto Claudio aveva sulle fiancate quando vinse la memorabile edizione 1992 del Rallye Elba, alla guida di una Lancia HF integrale, con la quale mise in scacco i migliori piloti italiani del momento.

Soddisfazione da parte del promoter, ACI Livorno Sport, che ha visti premiati i propri sforzi organizzativi per proporre una gara che non andasse a disattendere le aspettative di chi vi ha preso parte ed anche di chi stava a bordo strada a vedere le evoluzioni degli equipaggi partecipanti.
Il successo di adesioni di vetture WRC e S2000, l’arrivo di un notevole numero di iscritti considerando la saturazione del calendario toscano ed anche nazionale, parlano dunque di un successo pieno. Ciò decretato anche dai piloti stessi, che hanno eletto la “Piesse” disputata tanto esaltante da percorrere in gara quanto perfetta negli allestimenti di sicurezza. Il gran finale si è avuto intorno a mezzogiorno con la cerimonia di arrivo e premiazione sul porto, con la dignità di eventi di categoria superiore, ampiamente apprezzata da piloti e pubblico.

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