Atti di sabotaggio in corso nei Rally

L’argomento è meno scottante rispetto a quando è emerso, oramai è passato, ma a noi interessa avere uno spunto per poter fare riflessioni o almeno ci proviamo. In realtà è più facile parlarne, qualsiasi sia l’dea che ognuno di noi si è fatto, piuttosto che obiettivamente fare delle proposte che non siano in contraddizione con dati oggettivi. La nostra amarezza è che lo sport non è certo questo.

Ci dispiace anche che, chi interpellato per affrontare un argomento così importante e forse irrisolvibile, non abbia avuto la voglia di risponderci, sinceramente non capiamo, ma ne faremo a meno.

La sabbia nel motore della Subaru Impreza, trovata poco prima della partenza da Linari, quando si giocava il Mondale Rally Produzione nell’ultima gara dello scorso anno in Inghilterra. Il pilota fiorentino è stato costretto ad una sostituzione con un motore di un muletto sul campo prima delle verifiche (con tanto di deroga FIA). Oppure alle pietre trovate da Rendina al Rally di Pico quando era tra i protagonisti della gara ed ai chiodi e sassi che più di un equipaggio ha trovato in prova speciale al Rally Valli Cuneesi. Tutto ciò ha sfalsato l’esito della gara e creato giustissimi malcontenti e costretto al ritiro o a pesanti penalità, a coloro che hanno subito una tale ingiustizia, stravolgendo così il risultato finale.

Tutto ciò con lo Sport non a niente a che fare, questo è il punto principale. Senza considerare un ulteriore fattore di pericolo su uno sport a rischio come il motorsport e sopratutto svilisce chi lo pratica in maniera sportiva.

Al Valli Cuneesi, dove si giocava il titolo IRC, ma poteva anche essere una qualsiasi altra gara, nelle fasi iniziali (PS Montoso, la numero 2) sono Michelini e Rossetti a forare e perdere così di fatto la possibilità di giocarsi il Campionato (con Michelini che già aveva subito al rally precedente analoga sorte) e poi nelle fasi finali  (PS Valmala, la numero 7) sia Alessandro e che Felice Re hanno subito analoga sorte (con il giovane Alessandro che stava giocandosi gara e IRC). I dati obiettivi con tanto di “perizia” da parte della Pirelli con Terenzio Testoni che ha confermato che la foratura era causata da chiodi.

Pre gara, ossia di tipo organizzativo, avere un maggior numero di ufficiali di gara a presidio del percorso, ma dovrebbero essere in un numero veramente notevole per controllare tutto il tratto di prova speciale, ma aggiungiamo non poter avere la certezza perchè in un attimo si possono lanciare chiodi ovunque senza essere notati più di tanto. Annullare la prova dove è stato “certificato” che siano stati i chiodo a causare una foratura, decisione da prendere dal Collegio dei Commissari Sportivi e che certamente non è così facile da prendere.

Ancora più semplice decidere di non decidere!



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