Matteo Luise al via della 7° Ronde della Valtiberina

COMUNICATO STAMPA

Un mese ormai è passato da quel giorno in cui un colpo basso della dea bendata ha privato Matteo Luise della possibilità di prendere il via della Ronde della Val d’Orcia.

Luise in azione allo shakedown del Ronde Val d'Orcia

Luise in azione allo shakedown 4° Ronde Val d’Orcia

L’amarezza di quel boccone è stata ampiamente digerita e l’attesa per lo start della Ronde Valtiberina, quarto appuntamento del Challenge CSAI Raceday Ronde Terra, si fa elettrizzante.

“I primi appuntamenti della serie non sono stati sicuramente baciati dalla fortuna” – racconta Matteo – “ma le disavventure di varia natura culminate con la nevicata del Val d’Orcia non hanno scalfito la voglia di dimostrare sul campo che, in condizioni ottimali, possiamo dire la nostra”.

Nel Sanremo targato 1989 fu Miki Biasion, con la Lancia Delta Martini con la inconsueta livrea rossa, ad aggiudicarsi il miglior tempo su questa prova davanti a nomi quali Carlos Sainz, Juha Kankkunen, Didier Auriol, Dario Cerrato, Andrea Aghini e lo spettacolare Marc Duez.

Tra gli anni ‘70 e la fine degli anni ‘80 la stessa speciale fu già teatro di duelli per il Sanremo mondiale con i vari Alen, Bettega, Rorhl, Fassina, Salonen che vi corsero dando spettacolo. Siamo dunque davanti ad un vero e proprio classico che l’adriese, al via con la consueta Renault Clio Super 1600 del team Pascoli – PR Group e coadiuvato dal fido Daniel Taufer alle note, si prepara ad affrontare forte dell’esperienza passata sugli splendidi sterrati aretini.

“Un’emozione davvero particolare” – aggiunge Matteo – “tornare a ricalcare questa speciale che racchiude in sé ricordi indelebili per il rallysmo mondiale. Ho avuto la fortuna di poter già correre molti anni fa in queste zone ed è sempre magico scattare dallo start di una prova così prestigiosa e ricca di tradizione. Dal canto nostro siamo qui per dare una svolta significativa al cammino percorso fin qui in campionato. Il pacchetto tecnico è al top e sia io che Daniel siamo carichi perchè ci teniamo molto a dimostrare il nostro reale livello di competitività. Speriamo che, in questa occasione, l’unico pensiero possa arrivare dal cronometro e dagli avversari all’insegna di una sana competizione sportiva”.

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