Rallye di Montecarlo: arrivo finale per il tridente Toscano

MONACO – Missione compiuta. Questo il “leit motiv” che, alle prime ore di sabato 22, ha interessato molti degli equipaggi scampati alle variazioni climatiche di un Rallye di Montecarlo decisamente inusuale. Con tono deciso, la stessa cosa può essere ribadita dai tre toscani presenti al via del primo appuntamento di Intercontinental Rally Challenge.

Chi, dall’alto di uno strepitoso ventinovesimo assoluto, sprizza gioia da tutti i pori è Giacomo Ciucci. Alle note del greco Dimitrios Amaxopoulos, il lucchese archivia egregiamente la prima partecipazione sui fondi della gara monegasca:

“La regolarità ha premiato – commenta all’arrivo di Monaco – la nostra era l’unica Citroen DS3 italiana al via, peraltro ultimata a pochi giorni dalla partenza. Sulla neve si è comportata benissimo ed adesso, io e Dimitrios, ci godiamo il risultato di questa nostra prima esperienza al Monte”.

Più in basso il video dei test, della Citroen DS3, effettuati da Dimitrios Amaxopoulos e Giacomo Ciucci pochi giorni prima della gara monegasca.

Chi, invece, ha avuto il merito di risollevare il morale della spedizione cinquecentista italo-francese è l’esperto Massimiliano Cerrai. Alle note del ligure Gabriele Noberasco, l’illustre Odeon degli anni ottanta, il livornese ha centrato il primato tra le Abarth 500 partecipanti, la settima posizione di classe ed una positiva quarantesima posizione assoluta.

Una bella esperienza – commenta Cerrai – una professionalità esemplare da parte di tutta la squadra che ha dato i suoi frutti. L’iniziativa si è rivelata un vero successo e, da parte nostra, c’è molta soddisfazione”.

Cinque cinquecento che, nel corso della prima tappa, hanno dovuto fare i conti con l’alta selettività del primo appuntamento intercontinentale. Fuori Manuel Villa, Michele Cinotto e Peter Zanchi, i riflettori sono rimasti puntati sulle evoluzioni dell’illustre equipaggio.

Seconda partecipazione consecutiva a Montecarlo e secondo arrivo finale, Daniele Michi può ritenersi soddisfatto. Perchè il suo pilota Pietro Cinotto, il più giovane della squadra supportata da Abarth France era, senz’altro, il meno accreditato della compagnia a vedere il traguardo di Monaco. Invece ha sfoderato una prestazione all’insegna della cautela e dell’apprendistato, riuscendo tuttavia ad evitare il “taglio” effettuato in bassa classifica, guadagnandosi il diritto di calcare il “Col de Turini” nell’ultimo scorcio di gara.

“Dopo un avvio decisamente prudente – commenta Michi – nel corso della seconda tappa abbiamo attaccato, recuperando posizioni sulle speciali innevate. Sono soddisfatto, è il mio secondo arrivo consecutivo a Monaco, di meglio non potevo certo sperare”.

Gabriele Michi

Si ringrazia Foto Amborno per le foto di Daniele Michi e Massimiliano Cerrai.

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